Abbiamo conosciuto Gyanti e sua figlia Chumbuli la prima volta nel 2019. Originarie di Barwan, un piccolo villaggio nello stato dell'Uttar Pradesh, in India, si erano da poco trasferite in un gigantesco quartiere/baraccopoli della città di Varanasi, la città sacra degli induisti, un luogo completamente dimenticato da dio e dagli uomini. Abbandonate dal marito e dal padre, mamma e figlia sono costrette a vivere in una baracca fatiscente, messa in piedi alle bene meglio con materiale di scarto recuperato. Nonostante le enormi difficoltà le due giovani donne non si perdono d'animo e rimboccandosi le maniche fanno fronte ai mille ostacoli quotidiani che però, nonostante gli sforzi, rimangono enormi. In questi anni siamo sempre restati in contatto seguendo da vicino le loro vicissitudini e con il passare del tempo ci siamo accorti che la loro situazione era diventata insostenibile. La "baracca" dove vivevano stava crollando e Gyanti e Chumbuli da un momento all'altro sarebbero state costrette ad andare a vivere in strada. Nei primi giorni di Aprile di quest'anno con Futura Associazione Umanitaria abbiamo deciso che fosse assolutamente necessario fare qualcosa per poter dare loro una sistemazione abitativa degna di questo nome. Una vera casa! Nello stesso mese sono iniziati i lavori e ad oggi, con grande felicità, possiamo dire che la casa è terminata (certo c'è ancora da rifinire un po' di cose, ma il grosso del lavoro è fatto.) Finalmente Gyanti e Chumbuli avranno un luogo adatto dove poter vivere, uno spazio confortevole e sicuro da dove poter partire e dove poter tornare dopo aver affrontato la sempre difficile quotidianità.
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GYANTI E CHUMBULI